Uau!!! che bello questo blog, complimenti Maurizio: davvero buon gusto... e efficace ed efficiente! Anime smarrite? forse meno di tante altre... almeno noi ci siamo messe in cammino..!! la strada è lunga ma possiamo fare tante cose... io comincerei col proporvi un'iniziativa che alcuni di voi hanno già provato e apprezzato molto: si tratta di fare esperienza di sè e degli altri in modo spontaneo, profondo ma anche ludico... ma non dico altro, perchè si può solo provare..! cosa ne dite? organizziamo un laboratoraio attoriale? se l'idea vi va, comincio a prendere i contatti. Fatemi sapere, a presto! Ps: il 23 dicembre, si va tutti al Trapanino?
Ciao Maurizio, ciao ragazzi, eccomi qua. Sì, sono d'accordo diamoci una mossa, facciamo qualche cosa di intessante. Al Trapanino lo scorso 23 dicembre c'ero. M'è piaciuto. Penso che dovremmo identificare un posto fisico (tipo Trapanino od altro) come punto di riferimento. Che ne dite? Inoltre, sarebbe vitale invitare altre persone a far parte del Blog di amici "le anime smarrite", creando poi un minimo di programma da seguire collettivamente, ps. es. con appuntamento 1 volta al mese Facciamo opera di proselitismo. Ok? Dite la vostra. A presto Roberto, Cesena
Intanto mi fa piacere essere qui. Penso che lo smarrimento lo si superi insieme a delle altre persone e che non sia male, se da un gruppo foltissimo, possa uscire colei che potrebbe essere una mia compagna di viaggio; magari per sempre, magari per molti o pochi metri. Penso anche che dovremo cercare di circondarci di cose carine e di farci conoscere per ciò che siamo. Io, fra i miei racconti, ne ho uno breve e, allo stesso tempo, piccolo e grande: "piccolo" perché non è scritto da Dante Alighieri e "grande" perché, come il SOMMO POETA, vorrebbe simboleggiare l'idealizzazione di una donna. Ci prova attraverso gli occhi di un bambino di nove anni che potrebbe anche essere lo stesso bambino a cinquanta tre. La chiudo qui annunciando (ahi voi) che invierò immediatamente un altro commento perché sono un egocentrico e perché è un'esposizione molto pura di ciò che sono le cose che fanno vibrare cuore, anima e cervello. lelazz
FULVIA Era un cinema parrocchiale e, per accedervi, bisognava andare al campo di basket dell'oratorio, si scendeva per quattro o, forse, cinque gradini e si entrava. Il pomeriggio di quelle domeniche incominciava con una specie di spettacolo a quiz diretto da un certo Dovesi, dell'inizio di quelle domeniche ricordo poco o nulla ma dei pomeriggi, degli interi pomeriggi conservo tante sensazioni: quella che vado a descrivervi una in particolare è dolce e pulita. Mentre quell'improvvisato presentatore parlava e parlava… le luci erano accese e permettevano a tutti di vedere dove si era dislocato il microcosmo del rione Crocetta del quartiere Costa-Saragozza. Prima che il film incominciasse si poteva avere una mappa della disposizione dei bambini del rione all'interno di quella specie di arena in cui venivano proiettati western datati o film "finto-mitologici" in cui Maciste la faceva da padrone. Brutti film? Non era un aspetto che mi interessava! La cosa esaltante avveniva durante la fase "luci accese". Il mio sguardo la cercava e il mio sedere si posava sempre su un seggiolino abbastanza vicino a quello nel quale poggiava il suo e mi piaceva pensare che anche lei seguisse gli stessi canoni di scelta perché il sogno è bello a sei anni come a cinquanta e il viaggio mentale non è peccaminoso così come non lo è il desiderio di essere considerato: è solo una speranza. Erano belle le scuse con le quali chiedevo di scambiare il posto a coloro che conoscevo e che erano più vicini a lei di quanto non lo fossi io, le tattiche non le ricordo perché quando cerchi di avvicinarti a chi ti fa salterellare il cuore non è assolutamente importante il metodo; è importante ciò che ottieni perché la tua testa è concentrata unicamente sulla riuscita dell'intento. Lei si chiamava Fulvia, era carina e spigliata. Non ci parlavamo e non sapevamo (almeno io non lo sapevo) che non sarebbe mai avvenuta una cosa così normale come rivolgersi la parola ma era bello dare (e avere) notizie attraverso terzi e ricevere, nello stesso modo, risposte mai positive, mai negative ma sempre allusive che avevano il pregio di prolungare il sogno. Ricordo nitidamente che ero in quel periodo in cui la mente avrebbe anche partorito grandi frasi ma la bocca inesorabilmente faceva uscire parole dementi perché, siamo sempre lì, esiste l'emozione ed è identica da bambino e da adulto quando, oltre all'età, aumentano solo l' idiozia dei suoni che escono e la consapevolezza di stare facendo il pagliaccio. Ero in quarta elementare e lei in terza, non essendo mai stati bocciati è superfluo (ma mi piace dirlo lo stesso) che fra di noi c' era un anno di differenza. So di certo che dentro di me qualcosa stava cambiando e che le "cinne" non erano più esseri insulsi incapaci di dare un calcio ad un pallone ma erano strane e carine, un loro sguardo mi scioglieva e mi mandava in visibilio se era accompagnato da un sorriso. Il mio prototipo di donna era ancorato a ciò che avevo letto o che mi raccontavano per farmi addormentare e la mia immaginazione planava sulle immagini dei libri in cui vedevo giovani che si baciavano pudicamente e su quella frase mistica che, a me, sembrava meravigliosa: "e vissero insieme felici e contenti per sempre!". Com'era bello essere così ingenui e così puliti da credere in tutte quelle situazioni che assicurano una vita semplice e gaudente: "… e vissero insieme… per sempre!". Era bello perché il contorno che ne sortiva era condito di castelli, balli, sorrisi e baci simili a quelli che vedevamo in quel cinema dove guardavamo ammirati quegli sguardi pieni di tutto. La vita si prospettava come una felicità perpetua e non era affatto male. Il mio vivere felice e contento era rappresentato da Fulvia: lei era il mio "e vissero felici e contenti per sempre". Una persona forbita direbbe che lei era il mio idealizzare la donna e avrebbe ragione in quanto ritengo che non debba esistere solo la Beatrice di Dante o la Laura del Petrarca, che ogni persona ha il sacrosanto diritto di sognare una perfezione irraggiungibile solo per il gusto di cullarsi in quelle favole che ha sentito da bambino. Fulvia è la mia donna idealizzata ma ogni momento cerco di riempire quella specie di vuoto onirico con cose concrete e la mia Beatrice vorrei che fosse una mia "lei" che decida di uscire dalle favole che le hanno raccontato e dalle storie che ha vissuto. In fondo la vita ci aiuta a migliorare anche se, a volte, ci fa indietreggiare o, peggio ancora, precipitare nel nulla. Ho deciso di mantenermi sopra alla normale linea di galleggiamento, so che non vivrò per sempre e che il mio tragitto è e sarà costellato da "intoppi" che renderanno meno crudele quel "sempre felici e contenti". La distanza fra quel bambino che sognava al cinema e quest'uomo che lotta è siderale o, forse, siamo la stessa cosa perché è bello sapere di avere sognato ma è gratificante cercare di realizzare qualcosa anche se non si è principi azzurri e non si trovano belle addormentate nel bosco da risvegliare dopo cent'anni di dolce sonno. E' importante essermi svegliato ed è importante continuare a sognare così come era sveglio e come sognava quel bambino che andava a vedere i film di Maciste in quel cinema nel quale si entrava dal campo di basket dell'oratorio. Magari oggi Fulvia avrà quattro o cinque figli ma, quando penso a lei, la vedo bambina di otto anni e, in quei bellissimi viaggi che compie la mia mente, anch'io mi ritrovo coi miei nove anni mentre sto cercando di sedermi il più possibile vicino a lei. In questi bellissimi viaggi attuali ho 50 anni, faccio fatica a trovare il campo di basket, non so se ci sono gradini da scendere o salire ma so che sto cercando un mio posto per vivere bene, contento di me e delle mie scelte che non vogliono essere solo sogni ma voglia di vivere che realizza risultati con fatica ma anche con gioia: CI STO PROVANDO! lelazz
E ANCORA... SE E' BRUTTA NON LA CORTEGGI SE E' BRUTTA E STUPIDA TANTO MENO SE E' BRUTTA ED INTELLIGENTE, TI VIEN VOGLIA MA POI RINUNCI... SE E' SOLO BELLA FORSE, E SE SI', LA INTORTI CON UNA RAFFICA DI CRETINATE... SE E' BELLA E INTELLIGENTE HO GIA' DETTO PRIMA. BELL'ENIGMA... CHI SA RISPONDERE?
Dico, tra me e me e sorrido. E' divertente trovarsi qui...
Il primo sorriso l'ho mando virtualmente a Mauri che ha sempre energia che fluisce verso mete da condividere, il secondo a Claude, che credo di sapere che sia alla quale mando un bacio grande agli altri che non conosco auguro un anno di entusiasmo di bambini e pensieri di uomini. Ne abbiamo tutti bisogno,
OVUNQUE PROTEGGI (Vinicio Capossela) - senza commento e solo da godere
Non dormo ho gli occhi aperti per te, Guardo fuori e guardo intorno Com’è gonfia la strada Di polvere e vento Nel viale del ritorno E quando arrivi Quando verrai per me Guarda all’angolo del cielo Dov’è scritto il tuo nome Ed è scritto nel ferro Del cerchio di un anello E ancora mi innamora E mi fa sospirare così Adesso e per quando Tornerà l’incanto.. E se mi trovi stanco Se mi trovi spento Se il meglio è già venuto E non ho saputo Tenerlo dentro me I vecchi già lo sanno il perché E anche gli alberghi tristi Che troppo è per poco E non basta ancora Ed è una volta sola Ancora proteggi La grazia del mio cuore Adesso e per quando Tornerà l’incanto L’incanto di te Di te vicino a me Ho sassi nelle scarpe E polvere sul cuore Freddo nel sole E non bastan le parole Mi spiace se ho peccato Mi spiace se ho sbagliato Se non ci sono stato Se non sono tornato Ma ancora proteggi La grazia del mio cuore Adesso e per quando Tornerà nel tempo Il tempo per partire Il tempo di restare… Il tempo di lasciare Il tempo di abbracciare In ricchezza e in fortuna In pena e povertà Nella gioia e nel clamore Nel lutto e nel dolore Nel freddo e nel sole Nel sonno e nel rumore Ovunque proteggi La grazia del mio cuore Ovunque proteggi La grazia del tuo cuore Ovunque proteggi Proteggimi nel male Ovunque proteggi La grazia del mio cuore Ovunque proteggi La grazia del tuo cuore Ovunque proteggi Proteggimi nel male Ovunque proteggi La grazia del tuo cuore...
DELLE DONNE CI INNAMORIAMO DELLE FORME. I CONTENUTI LI CONSIDERIAMO DOPO. QUANDO? QUANDO LA STORIA STA VOLGENDO AL TERMINE!!! E PER LE DONNE COME SI PRESENTA IL MECCANISMO? BISOGNA CHIEDERLO A LORO. ANCHE SE UN'IDEA L'AVREI... CIAO
Ma è possibile che io incontri solo donne insicure e che rivivono continuamente il passato sognando il futuro ma mai disposte a vivere il presente?....io vivo il presente senza rinnegare il passato con un occhio al futuro. Potrà mai la mia anima smarrita affiancarsi ad un'altra anima per un cammino che ci conduca insieme in un futuro nel quale un fantastico presente sia divenuto un passato condiviso?
Hei, ciao amici! che bello incontrarvi tutti qui!! e quante parole... donne, uomini, emozioni, cinema... io personalmente ho una storia meno romantica da raccontarvi... eccola qui: un bel sabato pomeriggio di maggio io e il mio fidanzatino Giuseppe, che ci teneva tantissimo a fare l'ometto sicuro e a conquistarmi completamente, decidemmo di andare al cinema per vedere un film di W.Allen, in quanto lui si considerava un gran estimatore e un gran esperto dell'intellettuale regista (in realtà suo babbo, che era prof. lo istruiva su tutto ciò che potesse ricondursi al vacabolo "culturale"). Ebbene contenti e un po' emozionati, complici del buio che avremmo trovato nella sala, ci incamminammo, pagammo il biglietto e finalmente scostammo il tendone di velluto che dava accesso alla sospirata sala... quando entrammo, eravamo accecati dalla luce sfavillante e violenta di quel caldo pomeriggio, quindi cominciammo a vagare senza vedere dove andavamo (il film era già iniziato), poi Beppe tra tante (!)scelse una fila e si infilò per cercare due pasticcini per noi, io lo seguivo con la mia mano nella sua... i nostri occhi ancora non si erano abituati al buio, quando sentiamo "hòi!", per un attimo non capii cosa stava succedendo, poi sento Beppe dire: "oh, mi scusi!!". Io ho iniziato a ridere, ho riso per tutto il film e ancora oggi a pensarci è uno degli episodi, che mi divertono di più! Sunto: la sala era completamente vuota, ma Beppe aveva scelto l'unico posto, dell'unica fila, che era occupato da un signore (incredibile!!), il quale si sentì una persona, Beppe appunto, che tranquillamente si accomodava sulle sue gambe..! chissà cosa deve aver pensato!!! Morale: quando gli uomini vogliono fare bella figura, sono imbranati e fanno una tenerezza infinita... ed è proprio questo che ci fa innamorare... perchè noi vi vediamo al di là delle mille tecniche e acrobazie, che provate ad escogitare: siete maravigliosamente attraenti quando siete veri, ma veri davvero... e ci vuole molto, molto coraggio.., tutto quello di un Uomo! tutto il resto sono solo chiacchiere!! A presto e un abbraccio a tutti, Clode
CARA CLODE CI HAI CONVINTI, QUINDI DA ORA INNANZI SAREMO.... SPONTANEI, IMBRANATI E ANCOR MEGLIO SE UN PO' NAIF!!!
AMMETTERAI PERO'CHE UN PO' DI MESSA IN SCENA NON FA MALE...VI DIVERTITE PURE VOI... MA SE UNO SI DICHIARA APERTAMENTE COME VA A FINIRE? CHE VIENE MENO LA POESIA, CHE ENTRA SUBITO NELLA DIMENSIONE DELLA BANALITA'... QUINDI, CHE SI FA? OVVIAMENTE IL PINGUINO IMBRANATO. ...
Caro Roberto, quello che intendevo dire è che se ci piace qualcuno tattiche o non tattiche, la cosa che funziona di più è la spontaneità... ovviamente se è già scattato qualcosa... meglio un imbranato vero, che un finto Superman! Non credi? Comunque questo è solo il mio personale punto di vista, magari le altre donne non la pensano così... A stasera! ciao, Cla
CARI AMICI, E' NECESSARIO AUMENTARE IL NUMERO DI PERSONE CHE FREQUENTANO IL BLOG. INOLTRE, COME SAGGIAMENTE HA SUGGERITO CLAUDIA IERI NOTTE ALLE 01.30, LA PROX. VOLTA TROVIAMOCI PER UNA PIZZA. LO TROVO APPROPRIATO: CIO' SI RIVELEREBBE UTILE PER DIVERSIFICARE E PER FARE DUE CHIACCHIERE IN PACE, SENZA DOVER GRIDARE. E POI, FACCIAMO UN PROGRAMMA: AVREI DELLE IDEE DITE LA VOSTRA! CIAO
16 commenti:
Uau!!! che bello questo blog, complimenti Maurizio: davvero buon gusto... e efficace ed efficiente!
Anime smarrite? forse meno di tante altre... almeno noi ci siamo messe in cammino..!! la strada è lunga ma possiamo fare tante cose... io comincerei col proporvi un'iniziativa che alcuni di voi hanno già provato e apprezzato molto: si tratta di fare esperienza di sè e degli altri in modo spontaneo, profondo ma anche ludico... ma non dico altro, perchè si può solo provare..! cosa ne dite? organizziamo un laboratoraio attoriale? se l'idea vi va, comincio a prendere i contatti. Fatemi sapere, a presto!
Ps: il 23 dicembre, si va tutti al Trapanino?
Ciao Maurizio, ciao ragazzi, eccomi qua. Sì, sono d'accordo diamoci una mossa, facciamo qualche cosa di intessante.
Al Trapanino lo scorso 23 dicembre c'ero. M'è piaciuto.
Penso che dovremmo identificare un posto fisico (tipo Trapanino od altro) come punto di riferimento.
Che ne dite?
Inoltre, sarebbe vitale invitare altre persone a far parte del Blog di amici "le anime smarrite", creando poi un minimo di programma da seguire collettivamente, ps. es. con appuntamento 1 volta al mese
Facciamo opera di proselitismo.
Ok?
Dite la vostra.
A presto
Roberto, Cesena
Intanto mi fa piacere essere qui. Penso che lo smarrimento lo si superi insieme a delle altre persone e che non sia male, se da un gruppo foltissimo, possa uscire colei che potrebbe essere una mia compagna di viaggio; magari per sempre, magari per molti o pochi metri. Penso anche che dovremo cercare di circondarci di cose carine e di farci conoscere per ciò che siamo. Io, fra i miei racconti, ne ho uno breve e, allo stesso tempo, piccolo e grande: "piccolo" perché non è scritto da Dante Alighieri e "grande" perché, come il SOMMO POETA, vorrebbe simboleggiare l'idealizzazione di una donna.
Ci prova attraverso gli occhi di un bambino di nove anni che potrebbe anche essere lo stesso bambino a cinquanta tre. La chiudo qui annunciando (ahi voi) che invierò immediatamente un altro commento perché sono un egocentrico e perché è un'esposizione molto pura di ciò che sono le cose che fanno vibrare cuore, anima e cervello.
lelazz
FULVIA
Era un cinema parrocchiale e, per accedervi, bisognava andare al campo di basket dell'oratorio, si scendeva per quattro o, forse, cinque gradini e si entrava.
Il pomeriggio di quelle domeniche incominciava con una specie di spettacolo a quiz diretto da un certo Dovesi, dell'inizio di quelle domeniche ricordo poco o nulla ma dei pomeriggi, degli interi pomeriggi conservo tante sensazioni: quella che vado a descrivervi una in particolare è dolce e pulita.
Mentre quell'improvvisato presentatore parlava e parlava… le luci erano accese e permettevano a tutti di vedere dove si era dislocato il microcosmo del rione Crocetta del quartiere Costa-Saragozza.
Prima che il film incominciasse si poteva avere una mappa della disposizione dei bambini del rione all'interno di quella specie di arena in cui venivano proiettati western datati o film "finto-mitologici" in cui Maciste la faceva da padrone.
Brutti film?
Non era un aspetto che mi interessava!
La cosa esaltante avveniva durante la fase "luci accese".
Il mio sguardo la cercava e il mio sedere si posava sempre su un seggiolino abbastanza vicino a quello nel quale poggiava il suo e mi piaceva pensare che anche lei seguisse gli stessi canoni di scelta perché il sogno è bello a sei anni come a cinquanta e il viaggio mentale non è peccaminoso così come non lo è il desiderio di essere considerato: è solo una speranza.
Erano belle le scuse con le quali chiedevo di scambiare il posto a coloro che conoscevo e che erano più vicini a lei di quanto non lo fossi io, le tattiche non le ricordo perché quando cerchi di avvicinarti a chi ti fa salterellare il cuore non è assolutamente importante il metodo; è importante ciò che ottieni perché la tua testa è concentrata unicamente sulla riuscita dell'intento.
Lei si chiamava Fulvia, era carina e spigliata.
Non ci parlavamo e non sapevamo (almeno io non lo sapevo) che non sarebbe mai avvenuta una cosa così normale come rivolgersi la parola ma era bello dare (e avere) notizie attraverso terzi e ricevere, nello stesso modo, risposte mai positive, mai negative ma sempre allusive che avevano il pregio di prolungare il sogno.
Ricordo nitidamente che ero in quel periodo in cui la mente avrebbe anche partorito grandi frasi ma la bocca inesorabilmente faceva uscire parole dementi perché, siamo sempre lì, esiste l'emozione ed è identica da bambino e da adulto quando, oltre all'età, aumentano solo l' idiozia dei suoni che escono e la consapevolezza di stare facendo il pagliaccio.
Ero in quarta elementare e lei in terza, non essendo mai stati bocciati è superfluo (ma mi piace dirlo lo stesso) che fra di noi c' era un anno di differenza.
So di certo che dentro di me qualcosa stava cambiando e che le "cinne" non erano più esseri insulsi incapaci di dare un calcio ad un pallone ma erano strane e carine, un loro sguardo mi scioglieva e mi mandava in visibilio se era accompagnato da un sorriso.
Il mio prototipo di donna era ancorato a ciò che avevo letto o che mi raccontavano per farmi addormentare e la mia immaginazione planava sulle immagini dei libri in cui vedevo giovani che si baciavano pudicamente e su quella frase mistica che, a me, sembrava meravigliosa:
"e vissero insieme felici e contenti per sempre!".
Com'era bello essere così ingenui e così puliti da credere in tutte quelle situazioni che assicurano una vita semplice e gaudente: "… e vissero insieme… per sempre!".
Era bello perché il contorno che ne sortiva era condito di castelli, balli, sorrisi e baci simili a quelli che vedevamo in quel cinema dove guardavamo ammirati quegli sguardi pieni di tutto.
La vita si prospettava come una felicità perpetua e non era affatto male.
Il mio vivere felice e contento era rappresentato da Fulvia: lei era il mio "e vissero felici e contenti per sempre".
Una persona forbita direbbe che lei era il mio idealizzare la donna e avrebbe ragione in quanto ritengo che non debba esistere solo la Beatrice di Dante o la Laura del Petrarca, che ogni persona ha il sacrosanto diritto di sognare una perfezione irraggiungibile solo per il gusto di cullarsi in quelle favole che ha sentito da bambino.
Fulvia è la mia donna idealizzata ma ogni momento cerco di riempire quella specie di vuoto onirico con cose concrete e la mia Beatrice vorrei che fosse una mia "lei" che decida di uscire dalle favole che le hanno raccontato e dalle storie che ha vissuto. In fondo la vita ci aiuta a migliorare anche se, a volte, ci fa indietreggiare o, peggio ancora, precipitare nel nulla.
Ho deciso di mantenermi sopra alla normale linea di galleggiamento, so che non vivrò per sempre e che il mio tragitto è e sarà costellato da "intoppi" che renderanno meno crudele quel "sempre felici e contenti".
La distanza fra quel bambino che sognava al cinema e quest'uomo che lotta è siderale o, forse, siamo la stessa cosa perché è bello sapere di avere sognato ma è gratificante cercare di realizzare qualcosa anche se non si è principi azzurri e non si trovano belle addormentate nel bosco da risvegliare dopo cent'anni di dolce sonno.
E' importante essermi svegliato ed è importante continuare a sognare così come era sveglio e come sognava quel bambino che andava a vedere i film di Maciste in quel cinema nel quale si entrava dal campo di basket dell'oratorio.
Magari oggi Fulvia avrà quattro o cinque figli ma, quando penso a lei, la vedo bambina di otto anni e, in quei bellissimi viaggi che compie la mia mente, anch'io mi ritrovo coi miei nove anni mentre
sto cercando di sedermi il più possibile vicino a lei.
In questi bellissimi viaggi attuali ho 50 anni, faccio fatica a trovare il campo di basket, non so se ci sono gradini da scendere o salire ma so che sto cercando un mio posto per vivere bene, contento di me e delle mie scelte che non vogliono essere solo sogni ma voglia di vivere che realizza risultati con fatica ma anche con gioia: CI STO PROVANDO!
lelazz
QUANDO LE DONNE SONO BELLE ED INTELLIGENTI SONO LE PIU' DIFFICILI DA CORTEGGIARE: NON SI SA DA DOVE INCOMINCIARE....
5 gennaio 2009
E ANCORA...
SE E' BRUTTA NON LA CORTEGGI
SE E' BRUTTA E STUPIDA TANTO MENO
SE E' BRUTTA ED INTELLIGENTE, TI VIEN VOGLIA MA POI RINUNCI...
SE E' SOLO BELLA FORSE, E SE SI', LA INTORTI CON UNA RAFFICA DI CRETINATE...
SE E' BELLA E INTELLIGENTE HO GIA' DETTO PRIMA.
BELL'ENIGMA...
CHI SA RISPONDERE?
è divertente
Dico, tra me e me e sorrido. E' divertente trovarsi qui...
Il primo sorriso l'ho mando virtualmente a Mauri che ha sempre energia che fluisce verso mete da condividere, il secondo a Claude, che credo di sapere che sia alla quale mando un bacio grande
agli altri che non conosco auguro un anno di entusiasmo di bambini e pensieri di uomini.
Ne abbiamo tutti bisogno,
Nel frattempo, buona vita
Arianna
OVUNQUE PROTEGGI (Vinicio Capossela) - senza commento e solo da godere
Non dormo ho gli occhi aperti per te,
Guardo fuori e guardo intorno
Com’è gonfia la strada
Di polvere e vento
Nel viale del ritorno
E quando arrivi
Quando verrai per me
Guarda all’angolo del cielo
Dov’è scritto il tuo nome
Ed è scritto nel ferro
Del cerchio di un anello
E ancora mi innamora
E mi fa sospirare così
Adesso e per quando
Tornerà l’incanto..
E se mi trovi stanco
Se mi trovi spento
Se il meglio è già venuto
E non ho saputo
Tenerlo dentro me
I vecchi già lo sanno il perché
E anche gli alberghi tristi
Che troppo è per poco
E non basta ancora
Ed è una volta sola
Ancora proteggi
La grazia del mio cuore
Adesso e per quando
Tornerà l’incanto
L’incanto di te
Di te vicino a me
Ho sassi nelle scarpe
E polvere sul cuore
Freddo nel sole
E non bastan le parole
Mi spiace se ho peccato
Mi spiace se ho sbagliato
Se non ci sono stato
Se non sono tornato
Ma ancora proteggi
La grazia del mio cuore
Adesso e per quando
Tornerà nel tempo
Il tempo per partire
Il tempo di restare…
Il tempo di lasciare
Il tempo di abbracciare
In ricchezza e in fortuna
In pena e povertà
Nella gioia e nel clamore
Nel lutto e nel dolore
Nel freddo e nel sole
Nel sonno e nel rumore
Ovunque proteggi
La grazia del mio cuore
Ovunque proteggi
La grazia del tuo cuore
Ovunque proteggi
Proteggimi nel male
Ovunque proteggi
La grazia del mio cuore
Ovunque proteggi
La grazia del tuo cuore
Ovunque proteggi
Proteggimi nel male
Ovunque proteggi
La grazia del tuo cuore...
MASCHIETTI CARI,
DESIDERATE CORTEGGIARE UNA LEGGIADRA PULEDRA:
PORTATELA SULL'OTTOVOLANTE!
CIO' CHE CONTA SONO LE EMOZIONI...
SULLA SCELTA DELLA PARTNER
DELLE DONNE CI INNAMORIAMO DELLE FORME. I CONTENUTI LI CONSIDERIAMO DOPO. QUANDO? QUANDO LA STORIA STA VOLGENDO AL TERMINE!!!
E PER LE DONNE COME SI PRESENTA IL MECCANISMO? BISOGNA CHIEDERLO A LORO.
ANCHE SE UN'IDEA L'AVREI...
CIAO
Ma è possibile che io incontri solo donne insicure e che rivivono continuamente il passato sognando il futuro ma mai disposte a vivere il presente?....io vivo il presente senza rinnegare il passato con un occhio al futuro. Potrà mai la mia anima smarrita affiancarsi ad un'altra anima per un cammino che ci conduca insieme in un futuro nel quale un fantastico presente sia divenuto un passato condiviso?
Hei, ciao amici! che bello incontrarvi tutti qui!! e quante parole... donne, uomini, emozioni, cinema... io personalmente ho una storia meno romantica da raccontarvi... eccola qui: un bel sabato pomeriggio di maggio io e il mio fidanzatino Giuseppe, che ci teneva tantissimo a fare l'ometto sicuro e a conquistarmi completamente, decidemmo di andare al cinema per vedere un film di W.Allen, in quanto lui si considerava un gran estimatore e un gran esperto dell'intellettuale regista (in realtà suo babbo, che era prof. lo istruiva su tutto ciò che potesse ricondursi al vacabolo "culturale"). Ebbene contenti e un po' emozionati, complici del buio che avremmo trovato nella sala, ci incamminammo, pagammo il biglietto e finalmente scostammo il tendone di velluto che dava accesso alla sospirata sala... quando entrammo, eravamo accecati dalla luce sfavillante e violenta di quel caldo pomeriggio, quindi cominciammo a vagare senza vedere dove andavamo (il film era già iniziato), poi Beppe tra tante (!)scelse una fila e si infilò per cercare due pasticcini per noi, io lo seguivo con la mia mano nella sua... i nostri occhi ancora non si erano abituati al buio, quando sentiamo "hòi!", per un attimo non capii cosa stava succedendo, poi sento Beppe dire: "oh, mi scusi!!". Io ho iniziato a ridere, ho riso per tutto il film e ancora oggi a pensarci è uno degli episodi, che mi divertono di più! Sunto: la sala era completamente vuota, ma Beppe aveva scelto l'unico posto, dell'unica fila, che era occupato da un signore (incredibile!!), il quale si sentì una persona, Beppe appunto, che tranquillamente si accomodava sulle sue gambe..! chissà cosa deve aver pensato!!!
Morale: quando gli uomini vogliono fare bella figura, sono imbranati e fanno una tenerezza infinita... ed è proprio questo che ci fa innamorare... perchè noi vi vediamo al di là delle mille tecniche e acrobazie, che provate ad escogitare: siete maravigliosamente attraenti quando siete veri, ma veri davvero... e ci vuole molto, molto coraggio.., tutto quello di un Uomo! tutto il resto sono solo chiacchiere!!
A presto e un abbraccio a tutti, Clode
CARA CLODE CI HAI CONVINTI,
QUINDI DA ORA INNANZI SAREMO.... SPONTANEI, IMBRANATI E ANCOR MEGLIO SE UN PO' NAIF!!!
AMMETTERAI PERO'CHE UN PO' DI MESSA IN SCENA NON FA MALE...VI DIVERTITE PURE VOI...
MA SE UNO SI DICHIARA APERTAMENTE COME VA A FINIRE?
CHE VIENE MENO LA POESIA, CHE ENTRA SUBITO NELLA DIMENSIONE DELLA BANALITA'...
QUINDI, CHE SI FA? OVVIAMENTE IL PINGUINO IMBRANATO.
...
Caro Roberto,
quello che intendevo dire è che se ci piace qualcuno tattiche o non tattiche, la cosa che funziona di più è la spontaneità... ovviamente se è già scattato qualcosa... meglio un imbranato vero, che un finto Superman! Non credi?
Comunque questo è solo il mio personale punto di vista, magari le altre donne non la pensano così...
A stasera! ciao, Cla
PROSELITISMO
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CARI AMICI,
E' NECESSARIO AUMENTARE IL NUMERO DI PERSONE CHE FREQUENTANO IL BLOG.
INOLTRE, COME SAGGIAMENTE HA SUGGERITO CLAUDIA
IERI NOTTE ALLE 01.30, LA PROX. VOLTA TROVIAMOCI PER UNA PIZZA.
LO TROVO APPROPRIATO: CIO' SI RIVELEREBBE UTILE PER DIVERSIFICARE E PER FARE DUE CHIACCHIERE IN PACE, SENZA DOVER GRIDARE.
E POI, FACCIAMO UN PROGRAMMA: AVREI DELLE IDEE
DITE LA VOSTRA!
CIAO
FRASE DEL GIORNO:
.
LA VITA E L'AMORE SONO MOSSI DAL DESIDERIO...
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